CHIAMALE SE VUOI….. EMOZIONI...
IMPRESSIONI PASSATE
Raccolta di cantilene,
conte, ninne nanna,
F ilastrocche, girotondi
di ROBERTA
INVERNO
Un treno che passa veloce
Lasciando soltanto al silenzio
la buia sua voce
Un cane che abbaia a comando
Inseguendo un ragazzo
che corre cantando
L’inverno ti fa sonnolento
La luce del giorno è un momento
Rinchiudersi in casa a aspettare
Qualcuno o qualcosa da fare
Qualcosa che mai si farà
Qualcuno che sai non esiste
e che non suonerà….
Rinchiudersi in casa a guardare
Un libro, una foto, un giornale
E ignorando quel rodere sordo
Che cambia “io faccio”
e lo fa diventare “io ricordo”
Le storie credute importanti
Si sbriciolano in pochi istanti
Figure e impressioni passate
Si fanno lontane
e lontana è la tua estate……
++*************************
CONTA
Al set che al iot al vein cal nov dutour
cal dis che gli ongg di pi ien dogg?
“lo sai che alle otto viene quel nuovo dottore
che dice che le unghie dei piedi sono dodici ? “
7 8 9 10 11 12
set ott nov dis ongg dogg
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Chevra, sa son chevra,
sé ca son
et al coran?
Se ai ho ?
Sé c’ai gli ho!
Dov ‘agli et?
Dov ai gli ho?
In tal zucatt
Quant i net
Quant i n’ho?
Trègg in pount
Fai mo i count!
I I I I I I I I I I I I I N° 13
Zingolona : zinglouna zingluner
Ambarabacci ci cocò
Tre civette sul comò
Che facevano l’amore
Con i gatti del dottore
Il dottore si ammalò
Ambarabacci ci cocò
*****************************
TIN TIN TIN gattino mio
Tutto il bene lo voglio a te
La ciccina la mangio io
L’0ssettin lo do a te…
********************
BURDIGON
Burdigon al va al palaz
Con al libar sotta al braz
Al va a dir al su rajon
Viva viva al burdigon.
********************************
PIREIN
Ven Piren che andan alla fira,
a cumprer una stadira
la stadira la sé rotta
e Piren l’è vanzé sotta! .
**********************************
Piren da la sporta
Cl’andeva a la racolta
Dal gosc di balus
************************************
L’UCCELLINO
L’uccellino in gabbia
Che muore dalla rabbia
Che muore dal dolore
L’uccellin che vola,
E se non volerà
Un bell’asino sarà.
*********************************
MARAMAO
Maramao perché sei morto
L’insalata era nell’orto,
pane e vin non ti mancava
maramao perché sei morto.
*********************************
Trotterellando sulle ginocchia:
Trotta trotta cavallino
Dalla valle va al mulino
Dal mulino va alla valle
Trotta trotta il mio cavallo !.
************************************
Piove piove viene il sole
La madonna raccoglie un fiore
Raccoglie un fiore per Gesù
Finalmente non piove più.
***************************************
Giocando a palla contro il muro :
Palla pallina,
dove sei stata,
dalla nonnina,
cosa ti ha dato
una pallina
fammela vedere
eccola qua,
palla pallina
vien da me.
**************************************
Giugno, quando c’erano le lucciole
sui campi di grano e nelle aie :
Lucciola, lucciola vien da me
Che ti do il pan del re,
pan del re e della regina
lucciola lucciola vien vicina.
****************************************
Ninna nanna
LA CAMPENA ET SAN SIMON
Din Don Dan !
La campena et san Simon
Cla suneva tot i dé
Pan e vein la guadagneva
Guadagneva un pèr ed capon
Da purter ai so padron,
I Padron i n’eran a cà,
ai era a cà cla vecia mata
che ai curé dri con ona zavata,
la zavata l’ha scapuzzé
trantasi ai n’ha amazzé.
Ai vanzè cal povar puiglot
Cal canteva dè e not
DIN DON DAN!
……….
:::::Lasa pur cal canta
ma l’ha trei fioli da marider
onna la cus
cletra la canta
e cletra la fa i caplein ed paia
da duner ai su fangein,
i su fangein ain’eran a cà,
aiera a cà cla vecia mata
c’hai curè dri con la zavata
…….
?????
******************************
Zirudela in vatta i cop
Cla mustreva al cul a tot
Par la fassa dla stanela
Tic e dai la zirudela
**********************************
LA PEPPINA
La Peppina fa il caffè ogni mattina
Fa il caffè di cioccolata,
la peppina è ammalata
************************************
NINNA NANNA
Ninna nanna, ninna oh,
il mio bimbo a chi lo do
lo darò alla Befana
che lo tien una settimana
lo darò all’omino nero
che lo tien un anno intero
ma se il bimbo fa la nanna
lo darò alla sua mamma
*****
La Rosina :
Lune la fune
Marte le scarpe
Mercole le nespole
Giove le ove
Venere la cenere
Sabato l’abito
E la domenica la Rosina la va al mercato
A comprar il velo da sposa …….
……………………………………………
************************************************
GIROTONDO
Madama Dorè
O quante belle figlie ,madama Doré
O quante belle figlie!
Il Re ne comanda una ,madama Dorè
Il Re ne comanda una!
Che cosa ne vuol fare ?
Che cosa ne vuol fare ?
La vuole maritare ,madama Doré
La vuole maritare !
Con chi la maritereste ?
Con chi la maritereste?
Con il Principe di Napoli ,madama Doré
Con il principe di Napoli !
Scegliete la più bella !
Scegliete la più bella !
La più bella me la tengo io ,madama Dorè
La più bella me la tengo io !
Oh quante belle figlie, madama Dorè
Oh quante belle figlie !
…
************************
Giro giro tondo,
come è bello il mondo,
il mondo è tutto tondo
fa la riverenza,
fa la penitenza,
gira la terra,
tutti giù per terra!
guarda in su,
guarda in giu
da un bacino a chi vuoi tu.
**********************
DETTI POPOLARI SUL TEMPO
Rosso di sera
Bel tempo si spera
Rosso di mattina
La pioggia si avvicina
Cielo a pecorelle,
acqua a catinelle.
Gobba a levante
Luna calante
Gobba a ponente
Luna crescente
Il terzo giorno di brillante
30 giorni somigliante
Quand al noval al van in so
tu una scrana e sedi so
(vuol dire che pioverà)
Quand al noval al van in zo
Ciapa i bu e meti al zov.
(non pioverà e puoi andare
ai campi a lavorare)
Sereno è sereno sarà
Se non sarà sereno si rasserenerà.
**********
Fine
By Roberta
Parte seconda
( da mettere poi a posto)
Raccolta di detti popolari
30 giugno 2005- dall' Arcipelago
Quand al noval ai van in Romagna,
ciapa i bu e va in campagna,
invezi quand al noval ai van al Varghè,
ciapa i bu e scapa a ca.
(adriana )
(quando le nuvole vanno in Romagna
prendi i buoi e va in campagna,
invece quando le nuvole vanno a Vergato,
prendi i buoi e scappa a casa.)
************************************************
Guerda contra a Verouna
Qual che t fa vadar, l ‘è qual cat douna.
Jolanda
(Guarda contro a Verona ,quello che ti fa vedere è quello che ti dona)
*************************
aprile, ogni giorno un barile
Marzo pazzerello
Che marzo è pazzerello è cosa dunque vera,
ma è vero pure il fatto che porta primavera,
la porta nei prati e nei sentieri
nei cesti e nei panieri.
*****************************************
- sono ormai sette anni che sono in pensione !
Novembre
La nebbia agli irti colli
Piovviginando sale
E sotto il maestrale
Urla e biancheggia il mare,
ma per le vie del borgo
l’aspro odor dei tini,
va l’animo a rallegrar
gira sui ceppi accesi
lo spiedo scoppiettando,
sta il cacciator fischiando
sull’uscio a rimirar
stormi d’uccelli neri
come esuli pensieri
vel vespro migrar
-
10 luglio 2005 (domenica festa in piazza)
Agostino dice che
la Flora diceva:.
- Quand al noval al van in tla sira
Tu la ròca e po’ fila,
Quand al noval al van in tla mateina,
ti sicur cla ven zò feina.
*********************************************
L’è ban veira qual cas dis
Che un parènt al né un amig
Un amig al né un parènt
La tèra al né al furmènt
Al furmènt al né la tèra
La peis al né la guèra
La guèra al né la peis
La stòppa al né al bumbeis
Al bumbeis al né la stòppa
Al fus al né una ròca
Una ròca la né un fus
Un pan al né un bus
Un bus al né un pan
Un tuaiol al né un gaban
Un gaban al né un tuaiol
Una vaca la né un manzol
Un manzol al né una vaca
Un badil al né una zapa
Una zapa la né un badil
Al meis d’agòst al né qual d’avril
Qual d’avril al né qual d’agòst
Al vein bianc al né cal ròss
Cal ross al né cal bianc
Una stè la né un camp
Un camp al né una stè
Un piò al né un’ arè,
un’arè la né un piò
a vindeg piò
parchè a nin sò piò .
Traduzione
È ben vero quello che si dice
Che un parente non è un amico
Un amico non è un parente
La terra non è il frumento
Il frumento non è la terra
La pace non è la guerra
La guerra non è la pace
La stoppia non è bombagio
Il bombagio non è la stoppia
Il fuso non è una rocca
Una rocca non è un fuso
Un pane non è un buco (?)
Un buco non è un pane
Un tovagliolo non è una gabbana
Una gabbana non è un tovagliolo
Una vacca non è una manzola
Una manzola non è una vacca
Un badile non è una zappa
Una zappa non è un badile
Il mese di agosto non è quello di aprile
Quello di aprile non è quello di agosto
Il vino bianco non è quello rosso
Quello rosso non è quello bianco
Una stè (?) non è un campo
Un campo non è una stè
Un aratro non è una arata
Una arata non è un aratro
Non ve ne dico più
Perché non ne so più.
***************************
A lèt a lèt a voi andèr
Tot i sant a voi ciamer
Tri da co e tri da pi
************************************….
Parole di uso popolare comune:
Brisa di mondi
Vén mo qué, va mo là.
La plus – la casacca da lavoro
La pistinéga – la carota
L’arvèJa – i piselli
Al sarral – il sedano
La zivolla – la cipolla
Al prasol – il prezzemolo
Al p’cher – il macellaio
La brazadéla – la ciambella
L’eib – abbeveratoio delle mucche
La ciupatta ed pan
La pagnota ed pan
*****************************************
Aneddoti:
“sono andata dal peccaio a prendere il magro”
“mia mamma fa gli strini”
“ho mangiato la braciadella
Antichi metodi.:
4 marzo 2006
Il primo venerdì di marzo tagliarsi una ciocca di capelli, per non avere mal di testa per tutto l’anno.
Ozzaiolo: con la mano a rovescio passarla tre volte sull’occhio scaricando a terra.
Oppure al mattino per tre giorni guardare dentro alla bottiglia dell’ olio.
*****************************
din dan
Din dan
L’ammalè al purtéva al sàan
****************************************
LA BEFANA
La Befana vien di notte
Con le scarpe tutte rotte,
Col vestito alla romana
E le toppe alla sottana,
Con la scopa di Luciana
e il vento a tramontana,
Col suo naso tutto grosso
E il suo sacco rosso rosso,
Con il freddo e con il gelo
Va in giro per il cielo,
Viene bussa e scappa via
Oh, la befana è mamma mia!
Porta un dono a tanti piccini
E li porta nei calzini,
Scende scende dai camini
A portar gioia ai bambini.
S’è scucita la sottana ….
Io la porto da Luciana,
Viva viva la Befana
*********
6 gennaio 2007, per la sara
Filastrocca – cantilena
-Domani è festa,
si mangia la minestra
la minestra non mi piace
si mangia pane e brace
le brace son troppo nere
si mangia pane e pere
le pere son troppo bianche
si mangia pane e panca
la panca è troppo dura
si va a letto addirittura.
21 febbraio 2007
un detto della Ildegarda
“a la mateina pulenteina
a mezdè pulenta acsè
a la sira tric e trac
la pulent coi cioc a piat”
“ cioc a piat” = sono gli streccapugni, radicchi di campo selvatici.
************************************************************
La chioccia ha i suoi pulcini
Il gatto il suo gattino
La mucca il vitellino
E la mamma il suo bambino.
FINE
IMPRESSIONI PASSATE
Raccolta di cantilene,
conte, ninne nanna,
F ilastrocche, girotondi
di ROBERTA
INVERNO
Un treno che passa veloce
Lasciando soltanto al silenzio
la buia sua voce
Un cane che abbaia a comando
Inseguendo un ragazzo
che corre cantando
L’inverno ti fa sonnolento
La luce del giorno è un momento
Rinchiudersi in casa a aspettare
Qualcuno o qualcosa da fare
Qualcosa che mai si farà
Qualcuno che sai non esiste
e che non suonerà….
Rinchiudersi in casa a guardare
Un libro, una foto, un giornale
E ignorando quel rodere sordo
Che cambia “io faccio”
e lo fa diventare “io ricordo”
Le storie credute importanti
Si sbriciolano in pochi istanti
Figure e impressioni passate
Si fanno lontane
e lontana è la tua estate……
++*************************
CONTA
Al set che al iot al vein cal nov dutour
cal dis che gli ongg di pi ien dogg?
“lo sai che alle otto viene quel nuovo dottore
che dice che le unghie dei piedi sono dodici ? “
7 8 9 10 11 12
set ott nov dis ongg dogg
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Chevra, sa son chevra,
sé ca son
et al coran?
Se ai ho ?
Sé c’ai gli ho!
Dov ‘agli et?
Dov ai gli ho?
In tal zucatt
Quant i net
Quant i n’ho?
Trègg in pount
Fai mo i count!
I I I I I I I I I I I I I N° 13
Zingolona : zinglouna zingluner
Ambarabacci ci cocò
Tre civette sul comò
Che facevano l’amore
Con i gatti del dottore
Il dottore si ammalò
Ambarabacci ci cocò
*****************************
TIN TIN TIN gattino mio
Tutto il bene lo voglio a te
La ciccina la mangio io
L’0ssettin lo do a te…
********************
BURDIGON
Burdigon al va al palaz
Con al libar sotta al braz
Al va a dir al su rajon
Viva viva al burdigon.
********************************
PIREIN
Ven Piren che andan alla fira,
a cumprer una stadira
la stadira la sé rotta
e Piren l’è vanzé sotta! .
**********************************
Piren da la sporta
Cl’andeva a la racolta
Dal gosc di balus
************************************
L’UCCELLINO
L’uccellino in gabbia
Che muore dalla rabbia
Che muore dal dolore
L’uccellin che vola,
E se non volerà
Un bell’asino sarà.
*********************************
MARAMAO
Maramao perché sei morto
L’insalata era nell’orto,
pane e vin non ti mancava
maramao perché sei morto.
*********************************
Trotterellando sulle ginocchia:
Trotta trotta cavallino
Dalla valle va al mulino
Dal mulino va alla valle
Trotta trotta il mio cavallo !.
************************************
Piove piove viene il sole
La madonna raccoglie un fiore
Raccoglie un fiore per Gesù
Finalmente non piove più.
***************************************
Giocando a palla contro il muro :
Palla pallina,
dove sei stata,
dalla nonnina,
cosa ti ha dato
una pallina
fammela vedere
eccola qua,
palla pallina
vien da me.
**************************************
Giugno, quando c’erano le lucciole
sui campi di grano e nelle aie :
Lucciola, lucciola vien da me
Che ti do il pan del re,
pan del re e della regina
lucciola lucciola vien vicina.
****************************************
Ninna nanna
LA CAMPENA ET SAN SIMON
Din Don Dan !
La campena et san Simon
Cla suneva tot i dé
Pan e vein la guadagneva
Guadagneva un pèr ed capon
Da purter ai so padron,
I Padron i n’eran a cà,
ai era a cà cla vecia mata
che ai curé dri con ona zavata,
la zavata l’ha scapuzzé
trantasi ai n’ha amazzé.
Ai vanzè cal povar puiglot
Cal canteva dè e not
DIN DON DAN!
……….
:::::Lasa pur cal canta
ma l’ha trei fioli da marider
onna la cus
cletra la canta
e cletra la fa i caplein ed paia
da duner ai su fangein,
i su fangein ain’eran a cà,
aiera a cà cla vecia mata
c’hai curè dri con la zavata
…….
?????
******************************
Zirudela in vatta i cop
Cla mustreva al cul a tot
Par la fassa dla stanela
Tic e dai la zirudela
**********************************
LA PEPPINA
La Peppina fa il caffè ogni mattina
Fa il caffè di cioccolata,
la peppina è ammalata
************************************
NINNA NANNA
Ninna nanna, ninna oh,
il mio bimbo a chi lo do
lo darò alla Befana
che lo tien una settimana
lo darò all’omino nero
che lo tien un anno intero
ma se il bimbo fa la nanna
lo darò alla sua mamma
*****
La Rosina :
Lune la fune
Marte le scarpe
Mercole le nespole
Giove le ove
Venere la cenere
Sabato l’abito
E la domenica la Rosina la va al mercato
A comprar il velo da sposa …….
……………………………………………
************************************************
GIROTONDO
Madama Dorè
O quante belle figlie ,madama Doré
O quante belle figlie!
Il Re ne comanda una ,madama Dorè
Il Re ne comanda una!
Che cosa ne vuol fare ?
Che cosa ne vuol fare ?
La vuole maritare ,madama Doré
La vuole maritare !
Con chi la maritereste ?
Con chi la maritereste?
Con il Principe di Napoli ,madama Doré
Con il principe di Napoli !
Scegliete la più bella !
Scegliete la più bella !
La più bella me la tengo io ,madama Dorè
La più bella me la tengo io !
Oh quante belle figlie, madama Dorè
Oh quante belle figlie !
…
************************
Giro giro tondo,
come è bello il mondo,
il mondo è tutto tondo
fa la riverenza,
fa la penitenza,
gira la terra,
tutti giù per terra!
guarda in su,
guarda in giu
da un bacino a chi vuoi tu.
**********************
DETTI POPOLARI SUL TEMPO
Rosso di sera
Bel tempo si spera
Rosso di mattina
La pioggia si avvicina
Cielo a pecorelle,
acqua a catinelle.
Gobba a levante
Luna calante
Gobba a ponente
Luna crescente
Il terzo giorno di brillante
30 giorni somigliante
Quand al noval al van in so
tu una scrana e sedi so
(vuol dire che pioverà)
Quand al noval al van in zo
Ciapa i bu e meti al zov.
(non pioverà e puoi andare
ai campi a lavorare)
Sereno è sereno sarà
Se non sarà sereno si rasserenerà.
**********
Fine
By Roberta
Parte seconda
( da mettere poi a posto)
Raccolta di detti popolari
30 giugno 2005- dall' Arcipelago
Quand al noval ai van in Romagna,
ciapa i bu e va in campagna,
invezi quand al noval ai van al Varghè,
ciapa i bu e scapa a ca.
(adriana )
(quando le nuvole vanno in Romagna
prendi i buoi e va in campagna,
invece quando le nuvole vanno a Vergato,
prendi i buoi e scappa a casa.)
************************************************
Guerda contra a Verouna
Qual che t fa vadar, l ‘è qual cat douna.
Jolanda
(Guarda contro a Verona ,quello che ti fa vedere è quello che ti dona)
*************************
aprile, ogni giorno un barile
Marzo pazzerello
Che marzo è pazzerello è cosa dunque vera,
ma è vero pure il fatto che porta primavera,
la porta nei prati e nei sentieri
nei cesti e nei panieri.
*****************************************
- sono ormai sette anni che sono in pensione !
Novembre
La nebbia agli irti colli
Piovviginando sale
E sotto il maestrale
Urla e biancheggia il mare,
ma per le vie del borgo
l’aspro odor dei tini,
va l’animo a rallegrar
gira sui ceppi accesi
lo spiedo scoppiettando,
sta il cacciator fischiando
sull’uscio a rimirar
stormi d’uccelli neri
come esuli pensieri
vel vespro migrar
-
10 luglio 2005 (domenica festa in piazza)
Agostino dice che
la Flora diceva:.
- Quand al noval al van in tla sira
Tu la ròca e po’ fila,
Quand al noval al van in tla mateina,
ti sicur cla ven zò feina.
*********************************************
L’è ban veira qual cas dis
Che un parènt al né un amig
Un amig al né un parènt
La tèra al né al furmènt
Al furmènt al né la tèra
La peis al né la guèra
La guèra al né la peis
La stòppa al né al bumbeis
Al bumbeis al né la stòppa
Al fus al né una ròca
Una ròca la né un fus
Un pan al né un bus
Un bus al né un pan
Un tuaiol al né un gaban
Un gaban al né un tuaiol
Una vaca la né un manzol
Un manzol al né una vaca
Un badil al né una zapa
Una zapa la né un badil
Al meis d’agòst al né qual d’avril
Qual d’avril al né qual d’agòst
Al vein bianc al né cal ròss
Cal ross al né cal bianc
Una stè la né un camp
Un camp al né una stè
Un piò al né un’ arè,
un’arè la né un piò
a vindeg piò
parchè a nin sò piò .
Traduzione
È ben vero quello che si dice
Che un parente non è un amico
Un amico non è un parente
La terra non è il frumento
Il frumento non è la terra
La pace non è la guerra
La guerra non è la pace
La stoppia non è bombagio
Il bombagio non è la stoppia
Il fuso non è una rocca
Una rocca non è un fuso
Un pane non è un buco (?)
Un buco non è un pane
Un tovagliolo non è una gabbana
Una gabbana non è un tovagliolo
Una vacca non è una manzola
Una manzola non è una vacca
Un badile non è una zappa
Una zappa non è un badile
Il mese di agosto non è quello di aprile
Quello di aprile non è quello di agosto
Il vino bianco non è quello rosso
Quello rosso non è quello bianco
Una stè (?) non è un campo
Un campo non è una stè
Un aratro non è una arata
Una arata non è un aratro
Non ve ne dico più
Perché non ne so più.
***************************
A lèt a lèt a voi andèr
Tot i sant a voi ciamer
Tri da co e tri da pi
************************************….
Parole di uso popolare comune:
Brisa di mondi
Vén mo qué, va mo là.
La plus – la casacca da lavoro
La pistinéga – la carota
L’arvèJa – i piselli
Al sarral – il sedano
La zivolla – la cipolla
Al prasol – il prezzemolo
Al p’cher – il macellaio
La brazadéla – la ciambella
L’eib – abbeveratoio delle mucche
La ciupatta ed pan
La pagnota ed pan
*****************************************
Aneddoti:
“sono andata dal peccaio a prendere il magro”
“mia mamma fa gli strini”
“ho mangiato la braciadella
Antichi metodi.:
4 marzo 2006
Il primo venerdì di marzo tagliarsi una ciocca di capelli, per non avere mal di testa per tutto l’anno.
Ozzaiolo: con la mano a rovescio passarla tre volte sull’occhio scaricando a terra.
Oppure al mattino per tre giorni guardare dentro alla bottiglia dell’ olio.
*****************************
din dan
Din dan
L’ammalè al purtéva al sàan
****************************************
LA BEFANA
La Befana vien di notte
Con le scarpe tutte rotte,
Col vestito alla romana
E le toppe alla sottana,
Con la scopa di Luciana
e il vento a tramontana,
Col suo naso tutto grosso
E il suo sacco rosso rosso,
Con il freddo e con il gelo
Va in giro per il cielo,
Viene bussa e scappa via
Oh, la befana è mamma mia!
Porta un dono a tanti piccini
E li porta nei calzini,
Scende scende dai camini
A portar gioia ai bambini.
S’è scucita la sottana ….
Io la porto da Luciana,
Viva viva la Befana
*********
6 gennaio 2007, per la sara
Filastrocca – cantilena
-Domani è festa,
si mangia la minestra
la minestra non mi piace
si mangia pane e brace
le brace son troppo nere
si mangia pane e pere
le pere son troppo bianche
si mangia pane e panca
la panca è troppo dura
si va a letto addirittura.
21 febbraio 2007
un detto della Ildegarda
“a la mateina pulenteina
a mezdè pulenta acsè
a la sira tric e trac
la pulent coi cioc a piat”
“ cioc a piat” = sono gli streccapugni, radicchi di campo selvatici.
************************************************************
La chioccia ha i suoi pulcini
Il gatto il suo gattino
La mucca il vitellino
E la mamma il suo bambino.
FINE

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